Questa mattina mi sono accinto alla lettura dell’Epistola di Paolo agli Efesini al capitolo 5 e ho avuto come una sorta di “intuizione”. Se ho detto “intuizione” è per non usare l’innominabile termine “rivelazione” perché, purtroppo, a molti dà fastidio e conferirebbe alla mia persona “un’autorità” che non mi spetterebbe. E ci può anche stare.
Tuttavia, questa Epistola, in particolar modo il capitolo 5, mi è sembrata ricca di messaggio velato in quanto, a una lettura superficiale delle parole espresse (non in senso negativo ma in senso di “superficie”), ci si ferma solo a considerare quello che è l’aspetto terreno che, in realtà, è più trascendente di quanto sembra.
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